Dato il forte legame tra questo CMS e il blogging, per poterlo presentare correttamente nel suo contesto occorre fare un passo indietro e raccontare di quelli che furono gli albori del web.
In principio fu il web. Forse non lo sapete ma il primo di tutti i siti venne creato da Tim Berners-Lee, colui che è considerato il padre del web, e il primo sito web aveva tutte le caratteristiche di un weblog anche se questa parola non era ancora stata inventata.
L’idea originale di Tim era di avere uno strumento più comodo con cui ognuno potesse pubblicare i propri lavori accademici (in fin dei conti lavorava al Cern…). Quello che ha fatto la differenza nella creazione di Tim è stata l’invenzione del link ovvero della possibilità di creare un collegamento tra documenti diversi, anche su macchine diverse. Potrà sembrare un concetto banale ma è questo che ha creato la rivoluzione.
Sul suo sito Tim pubblicava una specie di Newsletter includendo le novità del web e una descrizione dei nuovi siti web man mano che spuntavano. Link, periodicità degli articoli, lo stesso stile della pagina avevano tutte le caratteristiche di quello che oggi consideriamo un blog, si può quindi dire che il primo sito al mondo è stato un blog.
Il sito di Tim non è più visibile al suo indirizzo originario sul sito del Cern ma è possibile vederne una copia archiviata qui.
I siti web cominciarono a spuntare come funghi, inizialmente le poche pagine di ogni sito erano realizzate a mano, con strumenti poco più evoluti del blocco note. Arrivarono poi i primi editor visuali per la gestione dei contenuti e quindi spuntarono i Content Management Systems (CMS). Inizialmente questi erano macchinosi e costosissimi, non si prestavano certo a una diffusione su larga scala.
I weblog
Alla fine degli anni ’90 spuntarono i primi weblog. Questa parola è stata inventata da Jorn Barger nel 1997 e hanno creato quello che in quel momento era un nuovo standard di pubblicazione: i contenuti più recenti stavano in cima alle pagine degli argomenti d erano costituiti essenzialmente da un link verso una pagina con l’articolo completo; ogni articolo poteva accettare commenti. Nel 1999 nacquero le prime piattaforme che permettevano di pubblicare gratuitamente il proprio blog, tra queste la più famosa è sicuramente blogger che gode ancora oggi di una certa popolarità. Ne nacquero anche altri, alcuni dei quali sopravvivono ancora oggi.
Weblog Software
Possiamo classificare il software per il blogging in due modi, in base al metodo di pubblicazione e al tipo di software, ognuna con i suoi pro e i suoi contro che esamineremo velocemente.
Tipologia del software: esistono attualmente tre tipi di software per il blogging, anche se in alcuni casi ci sono commistioni tra i tipi:
- Desktop-based: in sostanza il software viene installato in locale e le pagine vengono create offline, pronte per essere pubblicate. I due software più noti sono probabilmente Radio UserLand e iBlog.
- Web-Based: sono servizi in cui viene fornito tutto chiavi in mano, compreso l’hosting. Oltre al citato blogger altri esempio sono LiveJournal e TypePad
- Software indipendente: software web-based che viene installato e gestito dall’utente che deve farsi carico anche del server e del nome a dominio. WordPress appartiene a questa categoria, altri esempi famosi sono Movable Type e Text-pattern
Il metodo di pubblicazione può essere statico o dinamico.
Pubblicazione statica
Pur appoggiandosi a un database il software di gestione genera fisicamente le pagine con il codice HTML creando tutti i file come se il sito fosse completamente statico. Il principale vantaggio di questo metodo di pubblicazione è la velocità: quando un utente legge una pagina il webserver deve soltanto prendere il file corrispondente e mostrarla al visitatore, il carico di lavoro del server è molto basso tranne quando vengono inseriti nuovi contenuti e tutti i file devono essere aggiornati. Lo svantaggio principale è proprio questo: in fase di aggiornamento un buon numero (se non tutte) le pagine devono essere rigenerate.
Pubblicazione dinamica
In questo caso il CMS genera le pagine man mano che vengono richieste, non esiste un file corrispondente ad ogni contenuto, le pagine vengono create “al volo” (dinamicamente, appunto) non appena vengono richieste. In modo speculare a quanto visto per la pubblicazione statica abbiamo una migliore velocità quando si aggiornano i contenuti del sito ma un maggior carico di lavoro per il server, soprattutto per siti particolarmente popolari.
Vediamo ora di elencare le caratteristiche indispensabili di un software per il blogging, costituiremo le basi di un piccolo glossario specifico.
Commenti: nel 2014 i commenti sono una caratteristica indispensabile in un blog, così come la gestione dello spam che un sito di successo, inevitabilmente, attira. Essendo una componente essenziale in un blog, legati ai commenti ci sono moltissimi aspetti che meriterebbero un approfondimento a parte, dall’impaginazione ai servizi di notifica.
Blogroll: a google non piacciono, soprattutto dopo l’introduzione di Penguin sembrano indigesti ma la possibilità di inserire in modo semplice dei link verso siti ritenuti interessanti aiuta a tematizzare il sito e costituisce uno dei pilastri stessi del web. E’ possibile utilizzare il blogroll in modo perfettamente coerente con le linee guida dei motori di ricerca.
Ping: quando un contenuto viene aggiunto nel sito il software notifica automaticamente, inviando un segnale, un ping, i principali servizi che sono interessati a conoscere le novità del sito.
Blog Crawlers: sono dei software che spesso funzionano in abbinamento con la notificazione del ping e si occupano di visitare il blog, ne leggono il contenuto e lo indicizzano.
Trackback: è stato pensato per permettere un servizio di notifica automatica tra siti diversi. Ammettiamo per esempio che Cinzia nel suo blog scriva un articolo in risposta ad un post che ha letto sul sito di Giorgio. Il trackback permette a Cinzia di informare Giorgio del contenuto che ha scritto, un po’ come se commenti e contenuti si spostassero da un sito all’altro. Pingback: simili ai trackback i pingback non inviano contenuti ma un semplice segnale, entrambi contribuiscono a creare una comunicazione cross-site. Un buon CMS non può esimersi dal gestire automaticamente trackback e pingback.
Feed: la maggior parte dei software per il blogging permette di accedere ai contenuti del sito non solo con il browser ma anche con un feed reader. I feed sono contenuti impaginati in un file xml, per esempio il feed del sito che state leggendo è accessibile qui.
Podcasting: è un caso specifico di distribuzione alternativa dei contenuti: se nel blog avete un gran numero di contenuti multimediali (ad esempio i file audio dei programmi di una radio), questi contenuti possono essere inseriti in un feed specializzato per essere letti facilmente dai lettori audio e messi a disposizione di app per Android e iphone.
Fotoblogging: blog specializzato nella pubblicazione di fotografie.
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