Qualche sera fa ci è capitato di partecipare casualmente a una chiacchierata piuttosto interessante, una cena tra amici si è trasformata improvvisamente in una fonte di informazioni veramente notevole. Al nostro tavolo infatti sedevano un SEO, uno di quelli che si occupa solo ed esclusivamente di motori di ricerca, e un ristoratore maltese. Il primo spiegava quante risorse sono necessarie per posizionare un sito per chiavi piuttosto impegnative, ci raccontava del suo lavoro degli ultimi mesi ovvero del posizionamento di un sito di gioco d’azzardo. Complice anche un buon vinello maltese il nostro SEO ci spiegava con dovizia di particolari la complessità di tutta una serie di operazioni che il suo team deve costantemente svolgere, lui infatti è a capo di una struttura che si occupa di posizionare il sito in moltissime lingue e che comprende al suo interno figure di tutti i tipi, dallo scrittore al programmatore.
Dall’altro lato il nostro ristoratore voleva orgogliosamente mostrare il suo sito, realizzato da lui in prima persona, e sperando di strappare una consulenza gratuita ha fatto una domanda che ha scatenato una lunghissima discussione e cioè ha chiesto: come faccio a essere primo su Google per “ristoranti Malta?”.
Ho la sensazione che alla fine della discussione il ristoratore avesse le idee più confuse di prima, il SEO cercava in tutti i modi spiegarsi in modo chiaro ma c’era un divario incolmabile tra “docente” e “allievo” perchè l’uno continuava a spiegare metodologie di lavoro basate e dimensionate sulla sua struttura, sulla sua professionalità e sul suo abituale modo di lavorare mentre l’altro era alla ricerca di qualcosa di facile, semplice, qualcosa da poter fare da solo ed è qui che è venuta fuori la questione a nostro modo di vedere più interessante perchè il ristoratore in sostanza voleva un corso SEO accelerato (e gratuito), voleva fare il SEO faidatè sulla falsariga della famosa pubblicità di viaggi organizzati. Meglio ancora, cercava il fantomatico proiettile d’argento, il trucco segreto, il pulsante da cliccare per diventare primo e guadagnare di più.
E’ possibile per un ristoratore e più in generale per qualcuno che di mestiere si occupa di tutt’altro occuparsi personalmente del sito web aziendale? Si può gestire in proprio la SEO per il sito avendo conoscenza e preparazione non professionali? La risposta è sì ma è bene fare qualche precisazione.
Per essere molto chiari facciamo un paragone e spostiamoci su un altro argomento e rispondiamo alla domanda: avete bisogno di un avvocato? La risposta è no se dovete partecipare a una riunione di condominio, acquistare un servizio o un prodotto e in generale nella maggior parte dei casi della vita. Se invece volete mettere in vendita un nuovo tipo di prodotto o servizio, se volete creare una società o un nuovo modello di business è molto probabile che abbiate bisogno di un consulente professionista.
Per partecipare ad una riunione condominiale non è richiesta una preparazione inarrivabile, con un po’ di studio e di buona volontà si possono sviscerare tutti gli aspetti necessari per affrontare la discussione preparati. Un sito web non è molto diverso, sia per quanto riguarda la sua costruzione sia per la relativa promozione. Se tutto quello che vi serve è una vetrina di poche pagine da mettere in rete è molto probabile che non abbiate bisogno dell’aiuto di un professionista. In questo caso il sito non è una parte fondamentale del vostro business e non lo sarà mai, inutile investire risorse in questo campo, meglio dedicarle altrove.
Se invece pensate che il sito sia un elemento strategico del vostro business è allora molto probabile che debba essere costruito da un professionista e che, analogamente, la sua promozione richieda una certa professionalità. Anche in questo caso potete fare tutto da soli, tornando alla metafora che abbiamo visto prima anche per scrivere un contratto relativo a un nuovo servizio potete fare da soli, probabilmente dovreste studiare alcuni anni per conoscere tutti gli aspetti della materia (soprattutto se c’è di mezzo il diritto internazionale) in altre parole probabilmente dovrete diventare avvocati voi stessi ma potrete fare tutto da soli.
Non sembra un grande affare però, se il vostro mestiere è un altro sembra molto più conveniente che voi continuiate a svolgerlo al meglio e che vi rivolgiate a dei professionisti.
Probabilmente adesso state pensando che stiamo esagerando, che le competenze richieste ad un SEO non sono paragonabili a quelle che deve avere un avvocato ed avere ragione, infatti non sono paragonabili. Non vogliamo entrare nel merito o dare dei giudizi: la frase va intesa in senso letterale dato che si tratta di due competenze che non possono essere confrontate tra loro.
Torniamo al nostro ristoratore maltese, può occuparsi da solo della SEO del proprio sito? Può riuscire a essere primo su Google per la chiave di ricerca “ristoranti Malta“? La domanda da farsi è se il sito (e il suo posizionamento) rivestano un ruolo importante nel suo modello di business. Internet, i motori di ricerca, il sito possono portargli dei clienti in più? E’ questa la vera domanda, la prima da cui partire. In base alla risposta a questa domanda possiamo continuare a ragionare ma soprattutto il ristoratore, da buon imprenditore, dovrebbe capire immediatamente che se la risposta è sì è naturale investire delle risorse dimensionate in base al potenziale incremento di business stimato. E’ altrettanto logico pensare che altri, suoi concorrenti, abbiano fatto lo stesso ragionamento e siano arrivati a conclusioni simili per cui se la ricerca “ristoranti malta” è in grado di produrre dei guadagni è molto probabile che troveremo per questa chiave un cospicuo numero di concorrenti con siti realizzati e promossi da professionisti. Caro ristoratore maltese, pensi di battere i tuoi concorrenti e le agenzie cui si affidano con le tue capacità e quei 30 minuti di tempo libero al giorno che ti lascia il tuo lavoro? Auguri!
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