Stiamo per addentrarci in un percorso denso di acronimi ed inglesismi, per evitare di perderci prima ancora di cominciare facciamo chiarezza sui termini che useremo in questo articolo, tanto per partire col piede giusto.
Premesse e definizioni
SEO (Search Engine Optimization) ovvero ottimizzazione per i motori ricerca. Con questo termine ci si riferisce al lavoro necessario per ottenere traffico in modo naturale dai motori di ricerca, senza pagare, finendo nella mitica prima pagina di Google. Spoiler: con la SEO ci vuole più tempo per ottenere risultati significativi, non meno di 3-6 mesi ma in genere si ottengono risultati più stabili nel tempo e l’investimento può essere migliore, nel lungo periodo.
PPC (pay per click) con questo termine ci riferiamo alle campagne a pagamento che permettono di comparire in posizioni ben visibili nei motori ricerca. Spoiler: con il PPC si possono ottenere ottimi risultati in tempi brevissimi ma appena si smette di pagare per la campagna spariscono gli accessi.
Ci sono persone dotate di un certo senso dell’umorismo che si riferiscono alla SEO come ai “risultati organici” e al PPC come ai… “risultati inorganici” (sic). Vale la pena citare il fatto che, secondo alcuni esponenti delle vecchia scuola (2001-2006) la SEO è parte integrante della SEM (Search Engine Marketing) .
Se vi sentite confusi non vi preoccupate, proviamo a farci aiutare dall’Enciclopedia Libera, questa è la definizione di SEO secondo Wikipedia:
Con il termine ottimizzazione per i motori di ricerca (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) si intendono tutte quelle attività volte a migliorare la scansione, l’indicizzazione ed il posizionamento di un’informazione o contenuto presente in un sito web, da parte dei crawler (detti anche bot) dei motori di ricerca (quali ad es. Google, Yahoo!, Bing, Yandex, Baidu ecc.) al fine di migliorare (o mantenere) il posizionamento nelle SERP (pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web).
Ed ecco la definizione di PPC secondo Wikipedia:
Il pay per click (PPC) è una modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online; l’inserzionista paga una tariffa solo quando un utente clicca effettivamente sull’annuncio pubblicitario. Un esempio di pubblicità pay per click è rappresentato dal keyword advertising, cioè annunci sponsorizzati che compaiono a lato dei risultati “organici” dei motori di ricerca.
Gli autori di Wikipedia usano il termine SEM in senso molto ampio, anche nella versione inglese la definizione si riferisce a tutte le forme di promozione di un sito sui motori di ricerca, sia che siano ottenute con annunci a pagamento sia che siano ottenute coi i risultati organici.
In questo articolo vogliamo evidenziare le differenze tra i risultati che si ottengono con un investimento per l’ottimizzazione rispetto a quelli che si hanno nel caso di una campagna a pagamento.
Con le due immagini seguenti chiariremo definitivamente ogni dubbio sui termini usati in questo articolo.
Nell’immagine qui sopra vediamo degli annunci a pagamento, gli inserzionisti pagano per far comparire il loro sito quando un utente cerca “Banche Malta”, per la precisione pagano soprattutto quando qualcuno clicca sul link, questo è il SEM/PPC. Basta pagare per apparire in quella posizione e cominciare ad avere accessi. Quando si sospende la campagna gli annunci non compaiono più e gli accessi svaniscono.
La figura qui sopra mostra i risultati organici del motore di ricerca, per comparire in prima pagina interviene la SEO e non è possibile pagare Google per ottenere questo tipo di posizionamento. Dopo aver sostenuto l’investimento per ottenere un buon posizionamento i risultati rimangono sostanzialmente stabili, tuttavia possono esserci dei cambiamenti dovuti a modifiche negli algoritmi di Google oppure all’attività dei concorrenti.
Abbiamo semplificato moltissimo per quanto riguarda il PPC. Ad esempio è possibile acquistare annunci per ottenere visibilità in molto straordinariamente efficace non solo nei motori di ricerca ma anche nei Social Media. La semplificazione estrema è legata al fatto che vogliamo provare a mettere a confronto i risultati che si ottengono dai motori di ricerca con la SEO oppure con il pagamento di un inserzione, senza sottintendere che il primo sia migliore del secondo anche se (altro Spoiler) nel medio / lungo periodo la SEO ha un ritorno sull’investimento migliore.
Meglio usare SEO o PPC?
Ora che è tutto molto più chiaro, almeno per quanto riguarda le definizioni, veniamo al nocciolo della questione: quale conviene usare? SEO o PPC? Purtroppo non c’è una risposta univoca, dipende dal progetto e dal contesto, vediamo alcuni dei fattori da tenere in considerazione
Il tempo
Se è necessario ottenere risultati in fretta è meglio orientarsi verso il PPC. Se avete necessità di promuovere un evento, oppure ottenere visibilità per un prodotto in sconto la scelta migliore è rivolgersi al PPC, questo permette di ottenere risultati immediati e di tenerli sotto controllo. Passato l’evento, conclusa la promozione del prodotto, basterà annullare la campagna.
La SEO si muove con tempi più lunghi, può essere considerata come una maratona in cui i risultati si ottengono dopo un periodo più lungo ma che durano nel tempo, se siete alla guida di un’azienda e contate di restarci per i decenni a venire è meglio per voi investire in SEO.
Il budget
Il PPC permette di ottenere risultati in fretta ma questi non arrivano gratuitamente, se volete mettere in promozione un articolo i costi del PPC possono abbattere i margini in modo significativo. Anche la SEO non è gratuita, anzi, è però più corretto inquadrare i costi legati all’ottimizzazione per i motori di ricerca come un investimento e non una spesa legata alla promozione di uno specifico prodotto in un dato lasso di tempo.
Le risorse
La SEO comporta un sacco di lavoro, molto di questo consiste nello scrivere testi, contenuti di qualità. Se avete delle risorse interne in grado di fare questo lavoro oppure se – meglio ancora – avete già a disposizione molto materiale ben scritto, la SEO è probabilmente un investimento migliore, nel vostro caso.
I dati degli utenti
Se vi interessa avere molte informazioni sugli utenti che vi procurate allora è bene sapere che il PPC è generalmente in grado di offrirvene moltissime, Google e Facebook hanno moltissime informazioni sui loro utenti che mettono a disposizione dei loro clienti paganti.
Il marchio
Se volete promuovere un brand state necessariamente prendendo in considerazione un investimento di lungo periodo, in questo caso è meglio muoversi con la SEO. Lo stesso ragionamento si può applicare nel caso di prodotti con un ciclo di vita ragionevolmente lungo.
Il sito
Se il sito internet è un componente essenziale nella strategia aziendale è meglio investire nella SEO. Prendiamo il caso di un sito di commercio elettronico, l’ottimizzazione per i motori di ricerca è un lavoro lungo e complesso per questo tipo di siti ma, fatto l’investimento, si può godere dei risultati ottenuti anche quando viene inserito un nuovo prodotto, senza dover sostenere i costi di campagne specifiche.
Il ROI
Il Return on Investment è migliore con l’ottimizzazione per i motori di ricerca.
Image by Gerd Altmann from Pixabay
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