Un sito esclusivamente in lingua giapponese, pensato esclusivamente per i lettori della terra del Sol Levante, bonazze.net racconta ai Giapponesi delle belle donne italiane, celebri in Italia e nel mondo, presentando la biografia, raccontandone alcuni degli aspetti salienti con notizie anche di attualità, senza però trascendere nel gossip.
In un certo senso si tratta di un sito di storia del costume italiano dato che, parlando di donne, presenta inevitabilmente alcune delle caratteristiche tipiche degli Italiani.
Tutti i paesi del mondo e tutti i popoli hanno le loro celebrità, quando si parla di donne spesso l’avvenenza riveste un’importanza tutt’altro che trascurabile, nel caso delle celebrità italiane però questo non è sempre vero e ci sono alcuni casi che sono molto interessanti per uno straniero.
Ci sono belle donne italiane famose in tutto il mondo, ci sono quelle note soprattutto grazie al web di cui Chiara Ferragni è l’esempio più noto ma non l’unico. Ci sono le attrici, le cantanti (che a volte sono conosciute ed apprezzate in Giappone), ci sono le star della televisione e le prezzemoline, quelle i Giapponesi definirebbero “idol” anche se il termine non è perfettamente traducibile in italiano.
Come spiegare ai giapponesi il successo di trasmissioni come “non è la rai” ? Come spiegare a un popolo abituato ad una televisione di stato castigatissima, seria e istituzionale, la presenza di tante ballerine scosciate, tante belle donne più o meno svestite anche nelle trasmissioni pomeridiane o in prima serata?
Ovviamente il sito non ha alcuna pretesa morale o moraleggiante, non ci sono giudizi, semplicemente prova a spiegare a chi non conosce l’Italia e gli Italiani o meglio una parte dei loro gusti e dei loro costumi.
Il titolo del sito non deve trarre in inganno: la parole “bonazze” in Giapponese ha un suono divertente ed è stata scelta per questo motivo, le donne di cui si parla non sono solo le italiane ma anche e soprattutto le italiane brave, quelle che hanno ottenuto la fama grazie alla bravura, al talento e alla tenacia più che all’avvenenza.