Nel mondo del web design e del posizionamento sui motori di ricerca, il termine “backlink” è spesso al centro di dibattiti e controversie. Sono molti i miti e le leggende che circondano l’importanza e l’efficacia dei backlink per la visibilità e il successo di un sito web. In questo articolo, analizzeremo alcuni dei miti più comuni e offriremo informazioni utili per aiutare a navigare nel complesso mondo dei backlink.
- Mito 1: i backlink non contano più
- Mito 2: più backlink si hanno, migliore è il posizionamento
- Mito 3: i link interni non hanno importanza/non contano come backlink
- Mito 4: comprare backlink è una soluzione rapida ed efficace
- Mito 5: i backlink dovrebbero essere soprattutto diretti alle pagine dei prodotti o dei servizi
- Mito 6: l'ideale è usare sempre l'anchor giusta!
- Mito 7: i backlink devono arrivare da siti pertinenti oppure sono inutili
- Mito 8: Per trasmettere valore, i link devono avere un Domain Authority (DA) minimo o un altro punteggio equivalente.
Mito 1: i backlink non contano più
Contrariamente a quanto alcuni credono, i backlink continuano ad essere un fattore cruciale per il posizionamento sui motori di ricerca. Essi servono come “voti di fiducia” da parte di altri siti web e indicano l’autorità e la rilevanza del tuo sito. Tuttavia, come menzionato in precedenza, è essenziale che i backlink provengano da siti web autorevoli e pertinenti.
Come tutti quelli che si occupano di posizionamento sui motori di ricerca da più di dieci anni, sappiamo anche noi che le cose sono cambiate moltissimo, ma non al punto di eliminare uno degli strumenti essenziali per valutare la qualità di un sito. Potete guardare ad esempio questo recente studio di Ahref, troverete un grafico che mostra la correlazione tra il numero di referring domains (traduzione: backlink) e il traffico generato dai motori di ricerca. In questo caso non ci sono dubbi, oltre alla correlazione c’è anche causalità.
Mito 2: più backlink si hanno, migliore è il posizionamento
Non tutti i backlink sono creati uguali. Infatti, avere un gran numero di backlink di bassa qualità può essere dannoso per il posizionamento del tuo sito web. I motori di ricerca, come Google, valutano la qualità dei backlink in base a vari criteri, come l’autorità del sito di provenienza e la pertinenza del contenuto collegato. Quindi, anche se è vero che la quantità ha la sua importanza, in molti casi è preferibile concentrarsi sulla creazione di backlink di alta qualità più che sulla quantità. I tempi d’oro del link bombing sono finiti da un pezzo e la maggior parte dei motori di ricerca ha imparato a valutare i link non basandosi soltanto sulla quantità.
Mito 3: i link interni non hanno importanza/non contano come backlink
I backlink interni, ovvero i collegamenti tra pagine all’interno del tuo sito web, sono spesso trascurati nella strategia di link building. Tuttavia, i link interni sono importanti per migliorare l’esperienza utente e la struttura del tuo sito. Creare una struttura interna di link ben organizzata può aiutare i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto del tuo sito e a indicizzarlo correttamente. E’ un’attività difficile da gestire e monitorare, soprattutto per i grandi siti di e-commerce e altri siti molto grandi con pagine che vanno e vengono regolarmente, ma è fondamentale. Sui link interni c’è anche totale libertà nella scelta delle anchor, inoltre l’ottimizzazione dei link interni è una delle attività SEO che produce risultati in tempi relativamente brevi ovvero dell’ordine di 4-6 settimane.
Mito 4: comprare backlink è una soluzione rapida ed efficace
L’acquisto di backlink può sembrare una soluzione semplice e veloce per aumentare il posizionamento del tuo sito web, ma in realtà può avere conseguenze negative. I motori di ricerca sono diventati sempre più sofisticati nel rilevare e penalizzare i siti che utilizzano tattiche manipolative come l’acquisto di backlink. Invece, è consigliabile investire tempo ed energie nella creazione di contenuti di alta qualità che attireranno naturalmente backlink da altri siti web.
Mito 5: i backlink dovrebbero essere soprattutto diretti alle pagine dei prodotti o dei servizi
Google, nella sua infinita saggezza, individua quello che considera un “profilo di link naturale” ovvero il modo in cui i vari siti del mondo dovrebbero linkare il tuo sito se lo facessero in modo completamente spontaneo. Le pagine dei servizi sono tra le pagine che meno probabilmente riceveranno link in modo naturale. In breve: non farlo. Ovviamente, le visite alle pagine dei servizi sono quelle che hanno maggiori probabilità di generare ricavi, quindi è comprensibile che tu voglia aumentare l’autorità di quelle pagine.
Qualche link alle tue pagine dei servizi può fare danni? No. Ma concentrare tutti gli sforzi di una campagna di link building nella creazione di link ai servizi produrrà risultati evidentemente innaturali, con le relative conseguenze.
Mito 6: l’ideale è usare sempre l’anchor giusta!
Nel 2023 questo è un mito, e lo è già da molti anni. E’ vero che ai vecchi tempi si riusciva a posizionare qualunque cose avendo a disposizione un numero sufficiente di backlink, erano i tempi del Google bombing o link bombing di cui abbiamo parlato sopra, ora però le cose non stanno più così e usare vecchie tecniche nella SEO può essere inutile o addirittura controproducente. Quanto detto per il profilo di backlink vale anche per la distribuzione delle anchor. Per fare un esempio concreto Google interpreterebbe come sospetto un gran numero di link a questo sito con l’anchor “SEO Malta“, è più probabile che il nostro sito sia linkato con l’anchor “Supero” o qualcosa del genere per cui il motore di ricerca si aspetta una certa proporzione tra il numero di link ricevuti con l’una e l’altra anchor.
Mito 7: i backlink devono arrivare da siti pertinenti oppure sono inutili
Questo è l’opposto del Mito numero 2 ed è altrettanto sbagliato. Per parafrasare un famoso banchiere italiano i backlink si pesano E si contano. In un mondo ideale altri siti del tuo settore ti linkerebbero spontaneamente creando delle vere connessioni naturali, la realtà è un po’ diversa. Nella maggior parte dei casi i siti più pertinenti sono quelli di concorrenti e non è facile ottenere un link da un rivale. Ampliare la ricerca di backlink andando al di fuori dello stretto campo di pertinenza è spesso necessario in settori competitivi. Adottando tale approccio, le potenziali opportunità di link aumenteranno notevolmente sia in quantità che in qualità, permettendovi di scoprire possibilità di guadagnare link che altrimenti sarebbero sfuggite.
Mito 8: Per trasmettere valore, i link devono avere un Domain Authority (DA) minimo o un altro punteggio equivalente.
Uno degli errori più frequenti tra i webmaster è di fare affidamento su metriche esterne come Domain Authority, Domain Rating, Zoom Authority o Citation Flow per valutare le opportunità di backlink. Detto che si tratta comunque di valori utili, è fondamentale comprendere il significato di questi numeri, ma soprattutto quello che non rappresentano.
Per esempio, il Domain Authority è un’indicazione fornita da Moz sulla potenziale capacità di un sito di posizionarsi nei motori di ricerca, ma non ha nessuna relazione con la capacità di un sito di trasferire valore ad altri siti. I punteggi assegnati ai domini da diversi fornitori di dati variano notevolmente. Quindi, su quale di questi dovresti fare affidamento? La nostra risposta è: su nessuno di essi.
Questi strumenti possiedono solo una parte delle informazioni disponibili a Google. I loro database e algoritmi differiscono tra loro e spesso non riescono a catturare tutti gli aspetti che determinano il punteggio di un sito. Va da sé che Google non utilizza alcuno di questi punteggi nel decidere il posizionamento dei siti web o nel valutare i link provenienti da essi.
Un link proveniente da un dominio con un punteggio basso, come il sito di una biblioteca locale o un sito di risorse tematiche, può non solo trasferire equità di link, ma può anche generare traffico diretto.
Quindi, anziché scartare le opportunità di backlink a causa di un DA basso, utilizza il tuo giudizio. Il sito ti linkerebbe in modo naturale perché il tuo contenuto arricchisce il loro? Il sito è autentico e non ha finalità SEO o commerciali? Se la risposta è sì, allora è probabilmente un’opportunità che non dovresti ignorare, nonostante il punteggio basso.
I backlink sono uno degli aspetti più importanti del posizionamento sui motori di ricerca e della visibilità online. Tuttavia, è fondamentale comprendere la differenza tra i backlink di alta e bassa qualità e concentrarsi sulla creazione di una strategia di link building solida ed etica.
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