L’approccio olistico (dal greco ὅλος hòlos, cioè «totale», «globale») comporta lavorare su ogni singolo aspetto del sito, in altre parole la SEO (Search Engine Optimization) olistica non si concentra su singoli aspetti del sito ma cerca di migliorarlo in ogni suo lato: la parte tecnica, l’esperienza dell’utente, i contenuti, la sicurezza e la promozione.
C’è qualcuno che, all’alba del 2021, ancora crede che fare SEO significa conoscere qualche trucchetto e che per essere primi su Google basta sapere cosa cliccare. Le cose non stanno così, esistono ancora dei trucchi che possono portare dei risultati nel breve periodo ma questi sono destinati a fallire miseramente nel medio lungo periodo, si tratta poi di trucchetti piuttosto costosi, non semplicissimi da mettere in pratica.
Noi di Supero ci concentriamo sui risultati destinati a durare nel tempo, per questo siamo tra i convinti assertori dell’approccio olistico alla SEO ma ci teniamo a fare qualche precisazione.
Lo scopo finale è creare un sito (una pagina, per amor di precisione) che risponda esattamente alle esigenze dell’utente per una specifica chiave, bisogna essere i migliori. Il verdetto sulla qualità della pagina viene dato da Google e degli altri motori, alcuni dei parametri che influenzano il giudizio non sono chiarissimi, tuttavia è possibile riuscirci, l’importante è avere in mente chiaramente l’obiettivo finale e considerare tutti gli aspetti del sito.
Lo scopo finale di Google è quello di fornire all’utente il risultato migliore per una determinata ricerca. Nel corso degli anni l’algoritmo è cambiato molto volte, si è evoluto non solo per fornire risultati migliori ma anche per rispondere alle aspettative dei suoi utenti. Per esempio le ricerche fatte da smartphone offrono risultati diversi e sono più basate sulle ricerche locali, se cerco “pizzeria” sullo smartphone il motore di ricerca mi offrirà tra i primi risultati quelli dei locali nelle vicinanze, una decina di anni fa tutto questo era impensabile.
Creare un ottimo sito è una buona idea non solo per fare contento google e le sue linee guida, un buon sito tende a ricevere più link naturali, questi link sono uno dei fattori di posizionamento più importanti e quindi il sito tende a posizionarsi sempre più un alto per un numero sempre maggiore di chiavi, si ottiene una specie di effetto valanga, in senso positivo.
Da che parte cominciare? Tutto dipende dal progetto, non c’è una regola generale valida per tutti, l’importante è non sottovalutare degli aspetti a discapito di altri.
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