Su un server web di solito non viene neppure installato l’ambiente grafico di gestione, per quanto ottimi questi vengono installati e usati in ambito desktop e ci sono parecchie possibilità di scelta… tornando ai server, l’assenza di un’interfaccia grafica installata sulla macchina non significa che tutto debba essere fatto dalla riga di comando.
La necessità principale di un server web infatti è di essere amministrato da remoto ma molte operazioni devono poter essere accessibili anche utenti relativamente inesperti e in alcuni casi si lascia addirittura al cliente finale la gestione di alcuni operazioni piuttosto semplice come la manutenzione degli utenti e delle relative caselle di posta, gli account ftp, i database e la gestione dei sottodomini.
Per svolgere queste operazioni ci si collega al server con un comunissimo browser per accedere al software di gestione del server. ISPConfig è uno dei tre software di controllo più diffusi in ambito hosting, questi sono:
Plesk, diffusissimo e molto apprezzato permette un’ottima gestione del server e offre un’interfaccia dall’aspetto molto moderno e professionale. E’ a pagamento ed esiste sia per linux che per windows.
cPanel, un altro onnipresente software di gestione, a pagamento, con un’interfaccia che avrebbe bisogno di un restyling, disponibile solo per linux.
ISPConfig che ha delle caratteristiche preziose tra cui il codice completamente aperto, è gratuito, ha un’interfaccia semplice anche se dall’aspetto non troppo professionale.
La scelta tra i tre software menzionati è soggettiva e subordinata a diversi fattori. Il fattore economico non deve essere sottovalutato, soprattutto nel caso di progetti a basso budget, l’unico in cui non si può scegliere è nel caso in cui sulla macchina è installato windows, in questo caso l’unica possibile opzione è il plesk.
Non possiamo parlare per esperienza diretta di plesk su windows in quanto nessuno qui in Supero ha esperienza di server windows.
Nel caso in cui il sistema operativo scelto sia Linux la rosa di scelta è aperta alle tre opzioni e crediamo di poter dire che non c’è un pannello superiore agli altri, ognuno ha i suoi pro e i suoi contro. ISPConfig è un po’ più acerbo, offre un numero più limitato di funzionalità ma viene apprezzato dai clienti proprio per questo, le operazioni che li interessano e che sono le più frequentemente utilizzate (gestione caselle e-mail, database, utenti ftp) sono semplici ed efficaci.
cPanel ad un primo approccio può sembrare disorientante, si rischia di perdersi tra le migliaia di opzioni ma si ha il reale, totale controllo della macchina. Anche con Plesk si controllano (quasi) tutti i parametri di funzionamento del server ma in questo secondo caso capita, a volte, di doversi collegare in ssh per poter configurare esattamente alcuni parametri della macchina.
Tra cPanel e Plesk comunque è più una questione di gusti e di esperienza acquisita, non ci stupiremmo più di tanto a trovare sul web qualche battaglia tra i sostenitori dell’uno e dell’altro software come tra Guelfi e Ghibellini o tra iphone e android.
ISPConfig invece merita, a nostro parere, qualche parola in più.
Conoscere questo software, addentrarsi nei meandri della configurazione di un software e della sua gestione permette al sistemista in erba di farsi un’esperienza sul campo preziosissima, soprattutto per chi viene dal mondo accademico. Attorno al software infatti vive una comunità di sviluppatori e utenti che condividono esperienze e informazioni che permettono una veloce crescita professionale a tutti coloro che decidono di prendere parte attiva alla comunità.
Uno degli ambienti più interessanti che gravitano attorno a questo software e al suo sito ufficiale infatti è il sito howtoforge su cui si trovano una incredibile serie di risorse e tutorial step by step per la gestione di sistemi linux. Uno degli utenti più attivi di questo portale, Falko, pubblica una serie di impagabili guide per l’installazione di un ambiente LAMP perfetto; dopo aver scelto il sistema operativo si viene guidati fino all’installazione di ISPConfig e quindi lasciati alle ottime guide di quest’ultimo. Ci sono tutorial semplici e dettagliatissimi per la corretta installazione e configurazione delle principali distribuzioni usate in ambito server (Debian, Ubuntu, Centos, Fedora) con tutte le parametrizzazione necessarie per la successiva corretta installazione del pannello di controllo open source.
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