Sono solo tre le cose che contano per Google, basta concentrarsi su questi fattori per posizionare qualsiasi sito web. Il problema? Non è così facile!
Chi comincia a curiosare sul posizionamento di un sito web viene subito sommerso da una enorme quantità di informazioni. Il primo istinto è quello di semplificare, cercare di arrivare subito al nocciolo del problema.
Questo approccio non è sbagliato, anzi, è il metodo corretto per affrontare problemi complessi, almeno in una fase iniziale. Il problema è quando si cerca di perseverare, si rischia infatti di finire per cercare il mitico “proiettile d’argento”, il trucco magico che permette di posizionare qualsiasi pagina per qualsiasi chiave. Le cose non sono così semplici, infatti del titolo di questo post è fuorviante, ai limiti dell’ingannevole ma andiamo per gradi.
Il mito degli “x” fattori di posizionamento è una leggenda che esiste da quando esistono i motori di ricerca, anche noi anni fa abbiamo pubblicato una serie di articoli in cui abbiamo parlato di questi fattori. Sappiamo che ci sono alcune cose che influiscono sul posizionamento di una pagina, è spontaneo chiedersi: “quante sono esattamente?”. Se cercate su Google troverete innumerevoli guide con la risposta a questa domanda, c’è chi dice 100, chi dice 120, chi dice 200 e chi punta più in alto e spara numeri degli ordini delle migliaia.
Qualche tempo fa è successo qualcosa di interessante, infatti un leak ha permesso di accedere a un documento che conteneva l’elenco dei fattori di posizionamento usati da Yandex. Secondo questo file Yandex, che è un motore di ricerca non troppo diverso da Google, usa circa 690 fattori, ovvero ci sono 690 ingredienti diversi che contribuiscono a creare le sue SERP. Ovviamente non tutti hanno lo stesso peso, chiunque si occupi di SEO sa che ha perfettamente senso concentrarsi prima di tutto su alcuni aspetti e passare ad altri successivamente.
Resta la curiosità di capire da dove vengano questi numeri, perchè dovrebbero 100 oppure 200? Oppure tre, come nel titolo dell’articolo che state leggendo. Secondo Search Engine Journal:
Molto probabilmente, il numero 200 è nato come tentativo di PR da parte di Google per ritrarre il suo algoritmo come complesso e con multi-fattori. E poi è rimasto. L’unica citazione conosciuta di “200” proviene da un discorso di Matt Cutts a PubCon nel 2009.
Già che parliamo di numeri approfittiamo per ribadire che è sbagliato parlare di algoritmo (al singolare) quando si parla di Google, sappiamo con certezza che sono tanti gli algoritmi che contribuiscono in vario modo a creare le pagine delle SERP, parlarne al singolare può essere una semplificazione perfettamente accettabile, basta che chi parla sappia come in realtà stanno le cose.
Gli altri numeri hanno origine sconosciuta ma quello che conta è che questi fattori sono tanti, dell’ordine delle centinaia. Nuovi fattori si aggiungono, la lori importanza aumenta o diminuisce e sicuramente ci sono fattori che perdono via via di importanza fino a scomparire nell’oblio.
I tempi in cui i motori di ricerca avevano un solo algoritmo e c’erano pochi fattori su cui con concentrarsi sono finiti da tempo, prima ancora che nascesse Google.
Negli ultimi 25 anni la SEO è diventata sempre più complessa e sfumata, abbracciando aspetti tecnici e competenze molto legate ad aspetti umanistici.
Non esiste un documento ufficiale dei fattori di posizionamento di Google o una checklist da seguire, quello che sappiamo è che ci sono alcuni fattori o segnali che Google considera importanti per il posizionamento delle pagine.
Come abbiamo detto sopra, Yandex, Google, gli altri motori di ricerca e il posizionamento si sono evoluti esponenzialmente negli ultimi 25 anni fino a un punto in cui ci sono centinaia (forse migliaia) di fattori e che comprendono alcuni meccanismi di apprendimento automatico.
Il titolo dell’articolo parla di tre fattori di posizionamento, perchè stiamo sparando numeri a tutto spiano? Non è supercazzola in chiave SEO, il titolo è legato ad una nuova serie di articoli che hanno recentemente trovato grande popolarità, generando anche una serie di Video su YouTube. In questi video si parla proprio di tre fattori, solo che c’è il trucco. Questi tre fattori sono:
- Link
- Contenuti
- Esperienza della pagina
Definirli “fattori” quindi è incredibilmente riduttivo, ognuno di questi termini si usa per individuare come minimo una intera famiglia di fattori e infatti nel prossimi giorni dedicheremo un articolo a ognuno di questi argomenti.
Per riassumere al massimo
- Non c’è un unico algoritmo con cui fare i conti
- I fattori che influiscono sul posizionamento di una pagina sono centinaia (forse migliaia)
- Alcuni fattori sono più importanti di altri
- Tutto cambia: quello che è vero oggi potrebbe non essere altrettanto valido domani
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