I fattori di cui parliamo in questo articolo sono quelli riconducibili a un unico denominatore comune: lo spam., la spazzatura sul sito.
La maggior parte dei fattori di questo tipo sono abusi di tecniche perfettamente legittime, vedremo spesso la parola sovra-ottimizzazione in quanto Google pare aver imparato a riconoscere un uso eccessivo di tecniche lecite e a penalizzare i siti che ne abusano. Quasi come se stesse provando a punire i siti troppo perfetti dal punto di vista SEO 🙂
- Penalizzazione Panda
- Link a cattivi vicini
- Redirect
- Popup o pubblicità invadente
- Sovra-ottimizzazione del sito
- Sovra-ottimizzazione della pagina
- Pubblicità "above the fold"
- Link di affiliazione nascosti
- Contenuti generati automaticamente
- Indirizzo IP marcato come fonte di spam
- Spam nei met tag
- Siti affiliati
- Modellazione del pagerank eccessiva
- Vendita di link
Penalizzazione Panda
I siti con contenuti di bassa qualità, le cosiddette “content farm” sono state penalizzate da Panda. Solo su questo argomento varrebbe la pena spendere anche più di un articolo, qui ci limitiamo ad elencare questo dato il suo legame con lo spam o, per la precisione, con ciò Google crede sia spam.
Link a cattivi vicini
Ne abbiamo già parlato, i link in uscita dal sito sono un voto, linkando un sito trasferite, state trasferendo PR, trust, fiducia, significa che il sito vi piace e che vi fidate, invitate i vostri lettori a visitarlo. Linkare siti di viagra, mutui, greencard e tutte le schifezze che conosciamo è una pessima idea. Attenzione anche ai cambiamenti, il web è in continuo mutamento, oggi un ristorante ha un gran bel sito ma tra due anni il gestore si dimentica di rinnovare il dominio che viene occupato da uno spam engine (o peggio). Oppure il sito del ristorante viene cracckato e i cattivoni ci caricano pagine di malo affare. Senza che voi lo sappiate il vostro sito avrà quindi un link a un cattivo vicino, anche se non lo avete messo consapevolmente.
Redirect
Un uso malizioso dei redirect, in particolare quelli fatti con tecniche di cloaking, può portare rapidamente al ban dell’intero sito e non a una semplice penalizzazione.
Popup o pubblicità invadente
Il documento di cui abbiamo parlato in precedenza, le linee guida ufficiali dei quality rater di goole, dice che i popup e banner troppo invadenti devono essere considerati segnali di cattiva qualità per un sito.
Sovra-ottimizzazione del sito
Uno dei cambiamenti più controversi e difficili da comprendere: è assodato che Google penalizza siti che considera eccessivamente ottimizzati; quello che ancora non si è trovato è il confine e il peso che Google attribuisce ai parametri che fatto scattare la penalizzazione. Uso massiccio di H1, il fantomatico keyword stuffing e alcuni dei fattori che vedremo più avanti, non è chiaro come succeda ma a quando Google sente eccessiva puzza di seo penalizza il sito.
Sovra-ottimizzazione della pagina
Ci sono alcuni casi documentati in cui Penguin sembra aver colpito la singola pagina, non l’intero sito, e questo addirittura circoscritto solo ad alcune specifiche keyword.
Pubblicità “above the fold”
Anche questo può essere considerato un caso di sovra ottimizzazione: è ovvio che gli utenti tenderanno a notare maggiormente la pubblicità che si vede nella parte più alta della pagina, quella che si vede immediatamente all’apertura. Siti che inseriscono un numero eccessivo di annunci nella parte più alta della pagina possono essere penalizzati.
Link di affiliazione nascosti
Anche in questo il rischio è alto, il sito può essere banalizzato non solo subire una penalizzazione, mai nascondere eccessivamente i link di affiliazione, soprattutto il cloaking fa molto arrabbiare i motori di ricerca.
Contenuti generati automaticamente
Google detesta i contenuti generati automaticamente per una serie di ragioni, quasi tutte valide. Se Google scova contenuto di questo tipo il rischio è di totale indicizzazione e non una semplice penalizzazione.
Indirizzo IP marcato come fonte di spam
Se l’IP di un server è nella lista nera di Google tutti i siti ospitati possono essere penalizzati. La notizia veramente cattiva è che non è affatto semplice capire se un ip è in quella lista o meno.
Spam nei met tag
Infilare un numero eccessivo di keyword nei meta tag della pagina può essere considerato un segnale di spam
Siti affiliati
Non è un segreto che Google non ami le affiliazioni e, a giudicare dalla qualità di molti siti, ha ragione a diffidare. Ci sono troppi siti di bassissima qualità, con pochissimi contenuti, spesso forniti dallo stesso affiliante. Un sito con molti link di affiliazione viene esaminato con sospetto.
Modellazione del pagerank eccessiva
L’architettura struttura del sito e dei link porta, tra le altre cose, a far convergere il PR su alcune pagine e a distoglierlo da altre. Questo avviene in modo “naturale” con i link interni ma i seo possono raffinare questo processo naturale con l’uso (ad esempio) dei “nofollow” convogliando il PR su alcune pagine di particolare interesse. Questo fattore entra a far parte di quelli che fanno scattare il sospetto di sovraottimizzazione.
Vendita di link
Ormai dovrebbe essere chiaro, secondo Google non si devono comprare (o vendere) link. Il problema è che l’algoritmo che cerca di individuare la vendita di link ogni tanto sbaglia ma questo è un altro discorso. Siti che vendono link vengono penalizzati, spesso possono accorgersi di questa penalizzazione perchè il PR mostrato ad esempio nella barra della Google toolbar scende improvvisamente,
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