Il 2024 è un anno veramente interessante, non si è ancora conclusa e possiamo già fare un elenco dei terremoti che si sono verificati, tutti più o meno direttamente legati alla SEO. Facciamo un elenco con le cose più importanti:
Google Leak: la pubblicazione di documentazione interna riservata ha permesso a tutti di fare alcune speculazioni interessanti, nella maggior parte dei casi si tratta solo di supposizioni ma alcune conclusioni possono essere tratte. Per esempio sappiamo con certezza che i portavoce di Google non sempre dicono cose perfettamente rispondenti al vero.
Il processo: i tribunali americani hanno radunato nubi scure nel futuro di Google, non sappiamo esattamente cosa succederà ma non è da escludere che Alphabet debba dividersi in più parti. Non sarebbe un cambiamento trascurabile.
La marea degli LLM: come era prevedibile i siti di tutto il mondo sono stati inondati con miliardi di pagine di basso o bassissimo valore, nella maggior parte dei casi prodotte con ChatGPT o o concorrenti. Anche in questo caso siamo di fronte a un cambiamento epocale, con conseguenze pratiche non da poco. Tanto per fare un esempio, il numero di pagine indicizzate da Google diminuirà.
August 2024 Core Update: l’aggiornamento di Google iniziato il 13 agosto 2024 a nostro parere è memorabile: per la prima volta il motore di ricerca è tornato sui sui passi e ha ammesso (molto implicitamente) che gli aggiornamenti precedenti (in particolare quelli rilasciati dalla seconda metà del 2023 in poi) non avevano ottenuto gli affetti desiderati.
I motori di ricerca “intelligenti”. Le parole “Intelligenza Artificiale” sono entrate ovunque e questo riguarda anche chi gestisce un sito internet. In futuro i motori di ricerca useranno in modo massiccio questa tecnologia per produrre risultati diversi da quelli che conosciamo adesso, per semplificare al massimo somiglieranno a perplexity. Inoltre molti utenti non useranno più i motori di ricerca per ottenere risposte ai loro dubbi ma si rivolgeranno direttamente a Claude, ChatGPT e compagni, senza bisogno di passare da un sito web.
La guerra di WordPress: tanto per non farci mancare niente anche sul fronte software il 2024 sarà un anno memorabile: pochi giorni fa Matt Mullenweg ha iniziato una guerra che potrebbe avere conseguenze enormi, dato che questo CMS è alla base del 30% dei siti web esistenti. E quello che succederà adesso non è per niente chiaro.
Alla luce di quanto visto sopra, con grande anticipo sul calendario, abbiamo pensato di pubblicare un elenco con una sintetica Checklist SEO 2025, pensato soprattutto per chi si occupa di gestire in proprio l’ottimizzazione del proprio sito. Questo perchè i consigli che abbiamo incluso sono soprattutto logici, sono evergreen che in questi mesi abbiamo visto funzionare anche con i LLM e con i risultati arricchiti dei motori di ricerca.
- Misurare le prestazioni del sito: prima di fare qualsiasi cosa in ambito SEO, è essenziale misurare le prestazioni del sito. Potete usare Matomo o altri strumenti analoghi, se proprio non potete farne a meno perfino Google Analytics può andare bene per questo scopo. Questi strumenti forniscono dati critici per un’analisi accurata del sito. In ogni caso è indispensabile misurare i risultati del vostro lavoro e gli indici da usare devono essere qualitativi e oggettivi.
Ci sono strumenti molto usati dai SEO come SeoZoom, Semrush, Ahrefs che possono essere utili ma non sono veramente indispensabili. - Definire gli obiettivi: definite i risultati che volete raggiungere e fate in modo che siano concreti e misurabili, per esempio aumento delle vendite, dei contatti acquisiti, delle iscrizioni alla newsletter oppure della crescita del traffico complessivo di alcune pagine individuate come essenziali.
- Tracciare le azioni effettuate: così come si misurano i risultati di una campagna SEO è indispensabile tener traccia anche delle azioni effettuate, soprattutto di quelle che possono avere effetto nel medio-lungo periodo, come la creazione di una nuova pagina, di un backlink…
- Collegare il sito alla Google Search Console: davvero, fatelo.
- Eseguire una scansione del sito. Il nostro strumento preferito è il vecchio caro e fidato XENU ma ci sono anche strumenti altrettanto validi se non addirittura migliori, come Screaming Frog o i tool SEO menzionati sopra.
- Controllare i link interni: le pagine importanti devono avere una buona copertura di link interni per migliorare l’autorità e il traffico complessivo.
- Ottimizzare l’architettura del sito: assicurarsi che ogni pagina importante sia raggiungibile con non più di tre clic dalla home page per migliorare l’indicizzazione.
- Ottimizzazione mobile: un sito deve essere mobile-friendly per garantire una buona esperienza utente. L’analisi può essere eseguita tramite strumenti gratuiti come PageSpeed Insights o Lighthouse.
- SSL e sicurezza del sito: verificare la presenza di un certificato SSL (https) e che sia configurato correttamente utilizzando strumenti gratuiti disponibili online.
- Design moderno: il design del sito può influire sulla percezione dell’affidabilità. Un sito con un design datato può far perdere fiducia agli utenti e penalizzare le prestazioni SEO.
- Popup e interstitial aggressivi: questi elementi possono interrompere l’esperienza utente e influire negativamente sulle prestazioni SEO, specialmente se il pop-up reindirizza gli utenti a un’altra pagina.
- Pagine deindicizzate: usate la Search Console o strumenti analoghi per identificare pagine deindicizzate che non dovrebbero esserlo e valutarne la reindicizzazione o la correzione.
- Sfruttare le pagine più potenti per il linking interno: utilizzare le pagine con più backlink per linkare internamente alle pagine che si desidera promuovere.
- Velocità di caricamento: utilizzare PageSpeed Insights per verificare la velocità del sito sia su mobile che su desktop. Idealmente, il punteggio dovrebbe essere superiore a 50, ma un sito più veloce è sempre preferibile.
- Gestione degli annunci: le pubblicità non devono essere intrusive, in quanto sottraggono attenzione al contenuto principale e possono ridurre il coinvolgimento dell’utente.
- Pagine indispensabili: ogni sito deve avere pagine fondamentali come la privacy policy, i termini di servizio e una pagina “Chi siamo”, che aumentano la fiducia degli utenti e dei motori di ricerca.
- Contenuti a basso costo (e basso valore) : un sito sovraccarico di pagine inutili può ridurre l’efficienza della scansione da parte dei motori di ricerca. Utilizzare i dati per eliminare pagine inutili o ridondanti.
- Pagine sottili: individuare pagine con conteggio di parole basso e valutare se necessitano di espansione o consolidamento.
- Aggiornare i contenuti obsoleti: identificare contenuti datati e aggiornarli per mantenere la rilevanza e l’attualità.
- Pagine ipertrofiche: avere troppe parole su una pagina non significa necessariamente avere contenuti di qualità. Mantenere la brevità e l’efficacia nel contenuto è importante per migliorare il posizionamento.
- Errori grammaticali e ortografici: Errori frequenti di ortografia e grammatica possono influenzare negativamente l’esperienza utente e, di conseguenza, le prestazioni SEO.
- Contenuti obsoleti: trovare e aggiornare i contenuti obsoleti o ridirigere pagine che contengono riferimenti a date passate, come nel caso di articoli annuali.
- Biografie degli autori: in particolare per argomenti delicati come salute o finanza, è essenziale includere dettagli sugli autori per conferire autorità e credibilità al contenuto.
- Pagine con basso tasso di coinvolgimento: Verificare le pagine con un tasso di coinvolgimento inferiore al 20% e migliorare la loro qualità o il design per aumentarne l’efficacia.
- Pagine 404 con backlink: Reindirizzare pagine 404 con backlink attivi per recuperare il valore dei link persi.
- Pagine con backlink ma senza traffico: Se una pagina ha molti backlink ma nessun traffico, è consigliabile migliorarla o reindirizzare quei backlink a una pagina più performante.
- Tag di intestazione e titoli: Ogni pagina dovrebbe avere un solo tag H1 e un solo tag title per essere ottimizzata correttamente.
- Posizionare il titolo H1 in alto: assicurarsi che il titolo principale sia visibile senza scorrimento per una migliore esperienza utente.
- Strutturare correttamente i tag di intestazione: utilizzare una gerarchia logica di tag H1, H2, H3, ecc. per strutturare il contenuto.
- Controllare l’unicità del contenuto rispetto ad altre pagine del proprio sito: evitare la duplicazione interna del contenuto che potrebbe portare a problemi di cannibalizzazione delle parole chiave.
- Assicurarsi che il numero di parole sia sufficiente: mirare a un conteggio di parole nella pagina in linea con la media dei concorrenti di alto livello per quella parola chiave.
- Aggiungere valore unico rispetto ai concorrenti: offrire informazioni, prospettive o dati originali che non si trovano nei contenuti dei concorrenti.
- Assicurarsi che il contenuto sia leggibile: utilizzare paragrafi brevi, elenchi puntati, sottotitoli e immagini per migliorare la leggibilità.
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