Avete sentito parlare di dati strutturati, avete sentito di schema.org, json-ld e altre diavolerie ma siete andati in confusione? Male! Cioè bene perchè in questo articolo spieghiamo in termini semplicissimi di cosa si tratta e perchè queste informazioni potrebbero essere importanti per il vostro sito.
Immaginate di essere un motore di ricerca e di volere fornire ottimi risultati ai vostri utenti. Sì, immaginate di essere Google. Ora immaginate di concentrarvi su un argomento specifico, per esempio le ricette di cucina.
Per poter offrire ottimi risultati alle ricerche degli utenti dovreste essere in grado di riconoscere i singoli elementi di una ricetta, per esempio gli ingredienti oppure il tempo di preparazione. Sapendo riconoscere questi elementi potreste fornire ottimi risultati quando uno dei vostri utenti cerca “ricetta veloce per la lepre in salmì” oppure “ingredienti per la lepre in Salmì” oppure ancora “Ricette con lepre, basilico, rosmarino e burro”.
Se siete un motore di ricerca avete a disposizione il web, percorrendolo troverete migliaia di siti che offrono ricette e tra queste ci sarà sicuramente anche quello della lepre in salmì. Ma come fate a riconoscere il tempo di preparazione e gli ingredienti?
Se tutte le ricette fossero articoli di testo non sarebbe semplicissimo, qualche sito mette subito gli ingredienti e i tempi di preparazione, altri invece anticipano le istruzioni e mettono in un box alla conclusione del post tutti gli elementi necessari per la preparazione del piatto.
Se siete un motore di ricerca potente potete chiedere ai gestori del sito di inserire le informazioni sul tempo di preparazione e sugli ingredienti in una modalità particolare, comoda per voi. Se siete un motore di ricerca molto potente tutti i webmaster dovranno adeguarsi o rassegnarsi all’estinzione.
Dopo questa cinica presentazione passiamo a vedere quali sono gli effetti pratici che crea l’adozione dei dati strutturati, proseguiamo con il nostro esempio e vediamo come vengono presentate le ricerche su google.
Come si vede google per alcuni siti ha riconosciuto il giudizio e il tempo di preparazione e i risultati vengono presentati in modo utile per l’utente. Come ha fatto? Ha usato i dati strutturati.
Non avete un sito di ricette? Non c’è problema perchè ci sono strutture per tutti i gusti. I principali motori di ricerca si sono messi d’accordo perchè, nella loro generosità, hanno pensato di evitare che i webmaster dovessero creare una struttura per google, una per bing e via discorrendo. Hanno creato una task force che ha partorito schema.org, un sito che contiene moltissime strutture (sono più di 800 schemi) tra cui, forse, anche quella che potrebbe essere utile per il vostro sito. Proviamo a fare qualche esempio di schema possibile?
- eventi
- organizzazioni
- recensioni
- luoghi
- ristoranti
- persone
- software
- podcast
- video
- faq
- prodotti
L’elenco potrebbe proseguire, ci siamo limitati a qualche esempio, nella documentazione di google se ne trovano altri.
Ci piace essere estremamente pratici per cui alla teoria aggiungiamo un consiglio, utile per chi utilizza WordPress: Snip è un plugin fenomenale per la gestione dei dati strutturati per chi utilizza questo popolare CMS.
Sì ma json-ld? Cosa diavolo è?
Ce ne eravamo dimenticati. La sigla significa JavaScript Object Notation for Linked Data, ovvero l’applicazione ai dati strutturati del formato json che è semplicemente un formato che dovrebbe piacere agli umani e ai computer, un modo per salvare le informazioni come potrebbe essere un file di word o uno di excel. In termini pratici la creazione di questi file implica l’adozione di un CMS dotato di eventuali plugin oppure un codice sviluppato su misura.
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