Con il termine Spam ci si riferisce normalmente alla posta elettronica spazzatura, tutta la posta indesiderata che si riceve che può andare dalla proposta commerciale indesiderata al tentativo di truffa online, in questo articolo vogliamo invece esaminare velocemente un’altra tipologia di contenuti-spazzatura che affligge come una piaga il web.
Stiamo parlando dei commenti e dei post che si trovano in molti blog e in molti forum il cui scopo ultimo è quello di portare traffico verso un sito, un modo eticamente scorretto e in alcuni casi illegale che è ancora incredibilmente diffuso, al punto che la maggior parte dei siti di un certo valore deve dotarsi di difese contro questo fenomeno, difese che si basano su strumenti software ma anche e soprattutto sul controllo umano.
Il tipico contenuto spazzatura di cui stiamo parlando è un commento inserito in un blog o in un forum il cui scopo non è tanto quello di partecipare alla discussione ma piuttosto quello di portare traffico e PR al sito di destinazione che viene linkato nella firma o nel corpo stesso del messaggio.
Esistono software specializzati nella generazione di questi contenuti e alcuni sono piuttosto sofisticati, sono in grado di riconoscere il sistema di contenuti in uso in un sito, effettuare automaticamente la registrazione (se necessario) e inserire commenti con link diretti al sito da posizionare. Questi software sono in grado di generare testo in modo semi-automatico e generare complessivamente miliardi di contenuti ogni giorno.
Questo in realtà è uno dei casi più semplici ma recentemente le tecniche degli spammer si sono evolute, alcune agenzie di posizionamento che usano questi metodi hanno a disposizione uno staff, generalmente reclutato in paesi in cui i salari sono più bassi rispetto a quelli che potrebbero essere ad esempio negli Stati Uniti, in questo caso i contenuti fanno un po’ meno schifo dato che sono generati da esseri umani e non da uno stupido software, per questo motivo sono anche più difficili da riconoscere dai software antispam.
Perchè lo fanno? Perché riempono il web di contenuti spazzatura?
La risposta purtroppo è molto semplice: fino a poco tempo fa questa tecnica funzionava molto bene e oggi, in alcuni casi e con alcune accortezze, può ancora portare dei risultati notevoli.
Le agenzie, gli spammer che usano questa tecnica non sono tanto interessate al traffico diretto che può portare un link prodotto in questo modo, in altre parole non gli interessano i click degli utenti ma il loro scopo è aumentare il PR del sito ricevente. La maggior parte dei contenuti infatti genera link di bassa qualità apportando un contenuto infinitesimale in termini di PR ma sommando milioni di contenuti di questo tipo i risultati ci possono essere.
Alcuni degli ultimi aggiornamenti negli algoritmi di Google (in particolare Panda e Penguin) nascono soprattutto per combattere questo tipo di tecnica SEO che i motori di ricerca considerano “illegale” e fanno di tutto per renderla sempre meno efficace.
Penguin ad esempio ha introdotto per la prima volta un concetto per cui in alcuni casi i link verso un sito possono produrre un effetto negativo nei confronti del sito linkato e infatti una contromisura adottata dai SEO è usare un “rimbalzo” ovvero linkare con contenuti spazzatura non direttamente il sito obiettievo ma un sito intermedio, in questo modo se le cose vanno male a ricevere la penalizzazione non sarà il sito principale ma solo uno dei suoi satelliti e se invece la tecnica ha successo il sito intermedio trasferirà al sito principale una parte del PR così ottenuto con una serie di link o addirittura con dei redirect, un po’ come si faceva tanti anni fa all’epoca delle landing page realizzate con un javascript che trasferiva l’utente sulla pagina di destinazione finale.
Volete provarci anche voi?
Ovviamente siete liberi di farlo ma dovrete rivolgervi a qualche altra agenzia dato che noi di Supero ltd non usiamo queste tecniche. Sappiamo benissimo che in alcuni casi il content spam funziona ma riteniamo che sia pericoloso e che valga la pena usarlo per progetti a breve termine, bisogna cioè essere pronti a buttare all’aria un sito e tutti i risultati ottenuti in caso di penalizzazione o ban dato che è estremamente difficile scrollarsi di dosso una cattiva reputazione una volta che i motori di ricerca hanno flaggato un sito quando credono che utilizza deliberatamente tecniche che loro considerano “illegali” cioè non conformi alle linee guida da loro stessi scritte.
Attenzione che in alcuni casi e in alcuni paesi inserire contenuti spazzatura in un altro sito è considerato illegale in senso stretto per cui fate attenzione a quello che fate e al modus operandi dell’agenzia cui vi rivolgete.
Negative SEO
Uno dei tanti effetti deleteri creati dai link spazzatura sta nelle contromisure adottate dai motori di ricerca dato che ogni tanto prendono lucciole per lanterne. Fuor di metafora a seguito degli ultimi aggiornamenti degli algoritmi di google (e qui stiamo parlando specificatamente di Penguin) è possibile danneggiare un concorrente producendo contenuti spazzatura che vanno a linkare il suo sito. In realtà era possibile anche prima ma ora è diventato più facile, purtroppo esistono agenzie che offrono anche questo tipo di servizi, noi non ci sogniamo neanche di usare tecniche del genere dato che in questo caso si violano leggi di stati sovrani, non solo il buon gusto e le linee guida dei motori di ricerca.
Quello che noi facciamo per i nostri clienti è proteggere i loro siti dal negative SEO analizzando il sito e controllando se si è vittime di un concorrente che ha agito in questo modo; in alcuni casi è il cliente stesso che, inconsapevolmente, ha prodotto dei contenuti e dei link che possono produrre effetti negativi sul sito principale. Parte del nostro lavoro consiste anche nel cercare questi errori e porvi rimedio.
In uno dei prossimi articoli vedremo come affrontare il content spam dal punto di vista dell’editore, cioè come proteggere il proprio sito da contenuti e commenti spazzatura.
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