Abbiamo notato che tra i non esperti del settore a volte c’è un di confusione sui meccanismi di funzionamento dei motori di ricerca. Confusione che si spinge anche ai concetti base e che porta ad alcuni malintesi. Abbiamo pensato di scrivere un breve articolo per spiegare il principio di funzionamento di base di un motore di ricerca. Quanto scritto non vale soltanto per Google ma per qualunque motore di ricerca.
Per poter funzionare un motore di ricerca deve poter compiere tre operazioni fondamentali:
Scansione (spidering)
Un apposito software, chiamato di solito spider o anche crawler, acquisisce una copia testuale del sito. Questa operazione, apparentemente banale, può fallire per tutta una serie di motivi, errata configurazione del file robots.txt, meta tag mal configurati, mancanza di link o struttura non coerente, errori di vario genere sul server. Andrebbe precisato che i moderni software di questo tipo sono particolarmente intelligenti ed eseguono diversi tipi di scansione, in altre parole non sempre leggono interamente un sito e nemmeno una intera pagina ma a volte aggiornano soltanto alcune porzioni di sito e di pagina ma stiamo divagando.
La prima volta che un motore di ricerca viene a conoscenza di un nuovo sito invia il suo spider il quale comincerà il suo lavoro di scansione. Un nuovo sito può essere fatto conoscere ai motori di ricerca segnalandolo esplicitamente (per esempio per Google si può usare la pagina add url) ma di solito questo non è necessario: basta inserire un link in un altro sito, come se fosse un esca. Il voracissimo spider troverà il link venendo a conoscenza del fatto che c’è un nuovo sito nel web, annoterà l’informazione da qualche parte e prima o poi comincerà la scansione.
Quanto profonda sarà la scansione e quindi quante pagine verranno lette dallo spider, con che frequenza verrà effettuata dipende dall’importanza che il motore di ricerca attribuisce al sito. Ogni motore ha il suo criterio, per quello che è dato sapere a noi comuni mortali Google usa il pagerank per queste valutazioni.
Indicizzazione (indexing)
Dopo che lo spider ha letto tutti i testi di un sito questi devono essere indicizzati ovvero classificati per lingua e per argomento. Questa pagina che state leggendo per esempio dovrebbe finire nell’indice come “italiano” e “motori di ricerca” con tutta una serie di chiavi correlate. Anche in questo caso si tratta di un’operazione apparentemente banale ma che in realtà non è affatto semplice dato che è molto facile essere indicizzati per gli argomenti sbagliati oppure non essere indicizzati per gli argomenti giusti che è la stessa cosa anche se vista da una prospettiva diversa.
Questo secondo punto è fonte suprema di fraintendimenti. Che una pagina sia indicizzata è molto importante, è una condizione necessaria ma non sufficiente per realizzare quello che il suo proprietario sogna e cioè per essere in prima pagina. Se una pagina è indicizzata è nell’indice di Google, se un sito è indicizzato vuol dire che Google lo conosce nè più nè meno. Tra essere indicizzati e essere in prima pagina per la ricerca “Hotel Roma” c’è una grande grandissima differenza ed è proprio qui che entra in gioco la fase tre.
Presentazione dei risultati
L’ultimo aspetto è quello che interessa maggiormente i proprietari del sito, seguendo l’esempio che abbiamo fatto prima abbiamo visto che probabilmente questa pagina è nell’indice di Google in corrispondenza della chiave “motori di ricerca” ma in che posizione verrà presentata? Nel momento in cui scriviamo Google dice di conoscere circa 10 milioni di pagine per quell’argomento, essere presentati nei primi dieci o, meglio ancora, come primo risultato, questo è il sogno di ogni webmaster!
In base a cosa Google decide l’ordine con cui vengono presentati i risultati? Secondo di Matt Cutts, portavoce ufficiale del motore di ricerca, ci sono più di 200 fattori che contribuisco al risultato finale e non c’è alcun motivo per dubitare della sua affermazione. In altre parole pur essendo una ricetta segreta molti conoscono gli ingredienti che la compongono. Si sa anche che tra questi 200 ce ne sono una ventina che hanno un’importanza nettamente maggiore ma la ricetta è in continua evoluzione, alcuni concetti si possono considerare sicuri e stabili ma in linea di massima occorre mantenersi costantemente aggiornati sull’argomento per riuscire ad ottenere buoni risultati.
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