Ebbene sì, anche noi conosciamo Aruba, probabilmente il più grande provider italiano in termini di domini, hosting, server, posta elettronica certificata e tanti altri servizi.
Lasciateci dire subito il succo della nostra impressione: ne abbiamo sentito parlare male e anche malissimo, secondo noi non è così male, i servizi offerti sono all’altezza dei concorrenti stranieri e abbiamo la sensazione che molte delle segnalazioni che abbiamo visto in giro sembrano derivare più da colpe degli utenti che del provider.
Andiamo per gradi: conosciamo questo provider perchè in passato abbiamo avuto un paio di VPS ospitati nei loro datacenter. Lo conosciamo perchè ci capita spesso quando acquisiamo un cliente di scoprire che ha il dominio da Aruba e quindi la prima cosa che dobbiamo fare è trasferire tutto su un nostro server. Come detto spesso noi non lavoriamo su server altrui, tutti i nostri siti e quelli dei nostri clienti sono ospitati su macchine di cui abbiamo il completo controllo, abbiamo qualche VPS in giro che ci serve soltanto per prove ed esperimenti.
Possiamo quindi dire di aver avuto esperienze di prima mano con questo provider e ci teniamo subito a chiarire una cosa: chi cerca il prodotto più economico non può, a nostro parere, pretendere di avere un’assistenza principesca. Aruba fa dei prezzi il suo punto di forza, è logico che debba risparmiare da altre parti e uno dei costi più alti per un provider è proprio l’assistenza.
Ai prodotti di fascia più bassa è fornita solo assistenza tramite ticket e a questi non si risponde con eccessiva velocità. Provate a pensarci però: se state pagando 20 euro all’anno per un dominio, quante ore pensate che possano dedicarvi per l’assistenza? Nel valutare un fornitore non è una domanda superflua, per citare Tim Cook seguite i soldi, mettetevi nei loro panni. Chiedevi come guadagnano, per 20 euro all’anno oltre a mettervi a disposizione uno spazio su server, quanto tempo potranno dedicarvi prima di cominciare a perdere denaro?
Detto questo ci teniamo anche a dire che alcune cose potrebbero essere migliorate. Per esempio i VPS che abbiamo acquistato avevano in dotazione un sistema operativo obsoleto e un pannello plesk di due ere geologiche fa. E’ vero che la manutenzione e gli aggiornamenti sono a carico del cliente, però su una macchina appena attivata non ci pare eccessivo aspettarsi una configurazione di base meno arcaica, è anche nel loro interesse avere macchine meno vulnerabili.
Anche la configurazione di base potrebbe essere migliorata, per esempio dal punto di vista della sicurezza sarebbe meglio non permettere agli utenti di usare password eccessivamente semplici, per esperienza sappiamo che la maggior parte dei problemi su un sito sono causati da password deboli. Cerco, ci sono hacker cattivi e bravissimi che sono in grado di sventrare il sito del pentagono, di solito però rivolgono le loro attenzioni a bersagli più interessanti mentre la maggior parte degli “attacchi” a siti di piccole dimensioni vengono fatti da ragazzini senza grandi capacità, usano software in grado di provare un certo numero di combinazioni di username e password e spesso entrano dopo poche migliaia di tentativi ovvero in pochi minuti.
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