Ormai ci siamo, era nell’aria già da tempo ma ora quello che si temeva si è concretizzato. Non stiamo parlando dell’apocalisse Maya o dei mutamenti climatici legati all’effetto serra ma qualcosa di altrettanto tremendo, almeno per chi si occupa di internet e per chi utilizza il CMS Joomla, uno dei più diffusi e per certi aspetti il migliore di quelli in circolazione.
Abbiamo in passato già parlato di Joomla e non abbiamo mai negato le nostre simpatie per questo CMS: ci piace, lo usiamo moltissimo sia per alcuni dei nostri siti sia per molti dei siti dei nostri clienti. Non siamo ciechi e non abbiamo mai negato che alcuni aspetti di questo software, dalle caratteristiche eccezionali, non sono convincenti e soprattutto non sono all’altezza della situazione.
Per riassumere al massimo due sono caratteristiche negative più importanti: la facilità con cui alcuni plugin componenti vanno in conflitto tra loro e la difficoltà degli aggiornamenti di versione.
Già a partire dalla versione 1.5 gli aggiornamenti “minori” sono stati molto semplificati e con la versione 2.5 sono stati automatizzati e resi veramente semplicissimi, il kernel, i componenti i moduli e i plugin si aggiornano semplicemente con un paio di click e tutto, almeno nella nostra esperienza, è sempre andato a buon fine senza traumi, fino ad ora non siamo mai dovuti ricorrere ai backup automatici.
Il salto di versione è cosa completamente differente, nonostante le buone intenzioni degli sviluppatori le cose filano lisce in un numero limitato di casi. In tutti i casi in cui abbiamo provato ad usare la procedura di aggiornamento automatico su una installazione un po’ complicate ci siamo trovati di fronte ad esiti catastrofici e alla fine abbiamo ripristinato il backup.
Tanto per cominciare vale la pena presentare quelle che sono le caratteristiche principali della versione 3 di joomla. Dal punto di vista dell’utente la differenza principale sta nell’interfaccia, nettamente migliorata, più efficace e semplice da utilizzare. Molto migliorata poi la gestione di jquery e (finalmente) relegato al minimo indispensabile i richiamo ai mootools, fonte di tanta disperazione in passato.
Come se non bastasse il supporto alla versione 2.5 è terminato il 31/12/2014 per cui vien da pensare che sia indispensabile passare il più velocemente possibile alla nuova versione ovvero, in poche parole, alla 3.3
Ci sono molti, ottimi motivi per passare alla versione 3 ma il passaggio deve essere comunque attentamente valutato. Tanto per cominciare consigliamo di eseguire la procedura di aggiornamento in un ambiente di stage e di non provare a farlo direttamente in quello di produzione perchè, nel migliore dei casi, la migrazione è piuttosto lunga.
Abbiamo usato il termine migrazione non a caso, non si può parlare infatti di un semplice aggiornamento, si tratta di una vera e propria migrazione e sarà quindi necessario un discreto investimento, almeno in termini di tempo.
Il passaggio alla versione 3 deve essere preso in considerazione in particolare da chiunque abbia il minimo interesse a sviluppare il proprio sito in futuro, non solo la versione 2.5 non verrà più aggiornata il che la rende potenzialmente vulnerabile ad attacchi di cracker e vandali informatici ma è soprattutto prevedibile che la maggior parte dei template e dei componenti in futuro verranno sviluppati soltanto per l’ultima versione, come già successo in passato quando c’è stato il salto alla versione 1.5.
La versione 3 dal punto di vista tecnico presenta delle novità che non si limitano all’interfaccia che resta soltanto la novità più appariscente, sotto il cofano i cambiamenti sono moltissimi ed è impossibile che lo stesso componente funzioni senza modifiche per le versioni 2.5 e 3.
Lasciateci ribadire un concetto: è vero che il supporto alla versione 2.5 si è arrestato alla fine dell’anno scorso ma questo non significa che sia stata attivata la procedura di autodistruzione su tutti i siti che continuano a usare questa versione del CMS: la migrazione è da fare, meglio prima che poi, ma deve essere accuratamente pianificata.
Considerate prima di tutto il template: quello che state usando adesso sulla versione 2.5 non funzionerà. Poi dovete considerare tutte le personalizzazione fatte, tutti i componenti e i plugin e i moduli, nella maggior parte dei casi dovrete sostituirli con quelli adatti alla nuova versione e, in molti casi, riconfigurarli.
Risorsa fondamentale per la pianificazione della migrazione è il sito ufficiale di Joomla che a questo indirizzo dedica numerose pagine all’argomento. Solo in una cosa ci permettiamo di avere delle perplessità: il backup è il vostro migliore alleato, soprattutto in un caso come questo. Per comodo che sia akeeba non è lo strumento giusto in questo caso, consigliamo l’uso di strumenti informaticamente più semplici e primitivi come i cari e fidi ftp ed ssh per poter procedere con una migrazione graduale e poter tornare sui propri passi mantenendo il controllo di ogni singolo step.
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