La frequenza di rimbalzo è spesso una delle ossessioni di chi si occupa di motori di ricerca, in questo articolo ti proponiamo 7 metodi per migliorare questa metrica del tuo sito. Non sono 7 trucchi, sono 7 modi per far crescere il tuo sito. Nota: uno dei sette è più importante di tutti gli altri messi insieme.
Cosa sono i rimbalzi?
Per chi si occupa di siti internet i rimbalzi sono una faccenda rognosa, sono quelle visite in cui l’utente entra sul sito, guarda una pagina e se ne va, senza fare niente, senza cliccare da nessuna parte, senza visualizzare nessuna altra pagina. Nella maggior parte dei casi si tratta di utenti che hanno schiacciato il pulsante “indietro” oppure hanno chiuso il tab o tutto il browser.
Che questo ogni tanto possa capitare è perfettamente normale ma quando succede troppo frequentemente, quando la frequenza di rimbalzo è molto alta allora è il momento di intervenire e provare a cambiare qualcosa sul sito.
I rimbalzi sono una buona o una brutta cosa?
Nella maggior parte dei casi sono una brutta cosa. Se avete un sito ricco di contenuti editoriali, notizie, informazioni sono una bruttissima cosa. Ci sono alcuni SEO che dicono che la frequenza di rimbalzo influisce direttamente sul posizionamento ma in realtà non è così sicuro. I motori di ricerca cercano di premiare i siti che rispondono alle ricerche dell’utente e un rimbalzo non è un segnale chiaro al 100%: l’utente potrebbe aver abbandonato il sito proprio perchè ha trovato al primo colpo quello che cercava.
Detto questo è chiaro che ci sono molti altri fattori che sicuramente influenzano il posizionamento e che si basano sul comportamento dell’utente. Inoltre anche voi volete che l’utente rimanga più tempo sul sito e che compia delle azioni. Tutti questi fattori implicano che l’utente interagisca in qualche modo con il sito per questo, nella maggior parte dei casi, una frequenza di rimbalzo alto è una brutta cosa.
Quello che sicuramente è una buona cosa è cercare di fare contenti gli utenti, cercare di creare modi migliori per interagire col sito. Di seguito elenchiamo alcuni metodi efficaci per migliorare l’esperienza degli utenti su un sito e quindi abbassare la frequenza di rimbalzo.
1: velocità
Cominciamo da questo fattore che non è il più importante ma è il più facile da spiegare e da implementare. I motori di ricerca cercano di premiare i siti che rendono gli utenti contenti e a nessuno piace aspettare. E’ un fenomeno che abbiamo visto parecchie volte: impegnatevi a velocizzare il sito e vedrete la frequenza di rimbalzo calare.
Attenzione a non farsi prendere dall’ossessione: la velocità di caricamento delle pagine è facile da misurare e i numeri sono facili da capire. I fattori più importanti sono quelli di cui parliamo qui sotto quindi non concentrate tutti gli sforzi esclusivamente sull’ottimizzazione delle prestazioni del sito.
La velocità di un sito è relativamente facile da implementare, nella stragrande maggioranza dei casi infatti per migliorare le prestazioni non è necessario un intervento pagina per pagina, a volte basta cambiare hosting, configurare diversamente il server, dopare il database, migliorare il codice o configurare qualche sistema di caching.
2: creare utenti soddisfatti
Il primo punto è servito come riscaldamento ma a ben guardare creare utenti soddisfatti potrebbe essere il titolo di tutto il post dato che questo è il metodo per avere successo, gli altri punti di cui parliamo in questo articolo sono solo alcuni dei metodi per ottenere questo scopo.
Per evitare di scrivere un trattato solo per questo punto proviamo ad affrontare l’argomento con un ragionamento inverso, immaginate di riuscire a posizionare il vostro sito per la chiave dei vostri sogni, sparate pure alto: “Hotel Milano”? “Seo Roma”? “Scarpe Adidas”? Fatto?
Adesso immaginate di trasformarvi nell’utente che ha fatto quella ricerca, ha trovato al primo posto il vostro sito ed è atterrato sulla corrispondente pagina. Ora siate veramente onesti e rispondete alla domanda: nei panni di quell’utente considerereste veramente la vostra pagina come la migliore risposta per quella ricerca ?
Studiate i risultati che Google propone per la chiave dei vostri sogni e lavorate sulla vostra pagina, migliorate i testi, le immagini, i link in uscita, studiate la struttura dei link interni e considerate con attenzione i contenuti correlati che il vostro sito propone. Guardate anche la pagina nel suo insieme e controllate l’impressione che offre ad utente che la vede per la prima volta: sembra affidabile? Propone troppe distrazioni inutili?
3: la piramide rovesciata
Chi si occupa di Copywriting sa benissimo di cosa si tratta, un testo scritto per il web è diverso da quello scritto per un libro, gli utenti non hanno pazienza, vogliono essere sicuri di non perdere tempo. Chi scrive testi per il web in modo professionale sa che il suo scopo primario è tenere l’utente sulla pagina che ha scritto e questo è difficile perchè gli utenti sono diffidenti, incontrano troppa spazzatura quando navigano per il web. I bravi scrittori quando hanno a che fare con il web presentano subito le conclusioni del loro articolo, niente suspense, dritti al sodo. Soltanto dopo questa presentazione cominciano ad addentrarsi nei dettagli e solo come terzo e ultimo step entrano nello sviluppo.
Le conclusioni devono essere presentate subito, in cima all’articolo.
4: media
Aggiungere immagini e video rende un articolo più interessante e nella maggior parte dei casi invoglia gli utenti a continuare la lettura. Soprattutto se avete articoli molto lunghi è consigliabile aggiungere immagini all’interno del testo, queste saranno utili per spiegare i concetti di cui parlate, per tenere l’utente concentrato e per non spaventarlo con pagine interminabili in stile Wikipedia. Questo non significa che dovete riempire il vostro sito con immagini di belle ragazze o di gattini pucciosi.
Se stai scrivendo un tutorial o un articolo in cui spieghi le caratteristiche di un prodotto, includere un vio in cui mostri i vari passaggi può essere molto più efficace della semplice descrizione del testo. Flexclip è lo strumento per la creazione di video che può aiutarti a creare video dall’aspetto professionale per arricchire i tuoi articoli.
5: la funzione di ricerca
Una delle funzionalità spesso sottovalutata dagli sviluppatori e dai gestori di un sito è la ricerca interna, questo perchè loro conoscono perfettamente in contenuti del sito e sanno come trovare qualsiasi pagina. Chi visita un sito per la prima volta non ha questo livello di conoscenza, non ha voglia di consultare la mappa dei contenuti. Nella maggior parte dei casi darà un’occhiata al menù principale oppure userà la funzione di ricerca interna.
La funzione di ricerca dovrebbe essere ben visibile, in tutte le pagine del sito e dovrebbe essere molto efficace. La maggior parte dei CMS prevedono delle estensioni per migliorare le funzionalità standard della ricerca interna, installatele, mettetele a prova, fate in modo che per i vostri contenuti gli utenti la vostra ricerca invece di tornare su Google.
6: call to action efficaci
In senso stretto una Call to Action è l’azione che desideriamo che gli utenti facciano, il vero obiettivo del sito. Voi non volete che gli utenti si limitino a visitare il sito, volete qualcosa da loro. Volete che si iscrivano alla newsletter, che scrivano un commento, che chiedano un preventivo, che completino un acquisto, che chiedano informazioni.
C’è modo e modo per ottenere qualcosa dagli utenti, non c’è una ricetta unica valida per tutti i siti e per tutte le azioni ma ci sono modi migliori di altri. Ad esempio se volete aumentare gli iscritti alla newsletter potete usare il classico pulsante “Iscriviti” oppure aggiungere un pizzico di fantasia e provare con “Rimani informato“.
Una sezione a parte meriterebbero i popup: c’è chi li considera estremamente efficaci e chi pensa che spingano gli utenti ad abbandonare la navigazione. Noi non abbiamo certezze su questo argomento: abbiamo visto casi in cui i navigatori hanno dimostrato di apprezzare un popup ben fatto e altri in cui i risultati sono stati deludenti, l’unica ricetta efficace in questo caso è provare e misurare.
7: i click zombie
Per gli utenti è frustrante quando si fa click e non succede niente, vi consigliamo di controllare il vostro sito per verificare se è a prova di navigatori inesperti. Meglio ancora se vi rivolgete a dei professionisti oppure usate un software per fare questo controllo, potete usare Clarity oppure Hotjar, ad esempio.
Possono esserci dei JavaScript che non vengono caricati correttamente, oppure ci sono dei link segnaposto che non sono mai stati sostituiti dal link definitivo, oppure ancora ci sono delle immagini che sembrano dei bottoni e che gli utenti cliccano.
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